Andrade Siqueira Jefferson torna a Latina. La società nerazzurra ha ufficializzato poco fa l’acquisto dell’attaccante brasiliano, che ha contributo a scrivere prestigiose pagine di storia del club pontino.
Jefferson, arrivato per la prima volta nel capoluogo nella stagione 2011/2012, si è rivelato decisivo, a suon di gol, per la conquista della coppa Italia di serie C e soprattutto per la promozione in serie B nell’annata 2012/2013, segnando tra l’altro una delle reti decisive nella finale play off con il Pisa.
Il centravanti classe 1988 ha militato con il Latina anche nel campionato cadetto sfiorando il salto in serie A nella stagione successiva. Dopo una parentesi a Livorno, è tornato a vestire la maglia nerazzurra, per poi trasferirsi alla Casertana.
Jefferson ha vissuto esperienze anche in C con Teramo, Viterbese, Monza, Giana Erminio, Monopoli, Padova e in ultimo Catanzaro. Il sudamericano, che ha siglato un accordo di un anno, è già a disposizione del tecnico Di Donato.
Queste le prime parole rilasciate da Andrade Siqueira Jefferson in qualità di nuovo giocatore del Latina Calcio 1932. “Sono felice di essere tornato a giocare per questa piazza che conosco così bene, tutti sanno quanto sono legato alla città e non vedo l’ora di conoscere i miei nuovi compagni. Ci attende una stagione difficile ma allo stesso tempo stimolante, il gruppo C di Lega Pro somiglia più alla serie B viste le squadre che ne fanno parte, per questo lavoreremo sodo per cercare di centrare il nostro obiettivo, ovvero la permanenza nella categoria. La società qualche anno fa ha iniziato un nuovo percorso, sta cercando di strutturarsi e crescere, per questo motivo il sostegno dei tifosi sarà fondamentale. Mi hanno scritto diversi sostenitori nei giorni scorsi dicendomi che sarebbero tornati al Francioni in caso di un mio approdo in nerazzurro. Colgo l’occasione allora per invitarli a vedere le nostre partite, con il sostegno e l’amore dei nostri supporters possiamo fare bene. Dobbiamo creare una sorta di bolla, dove farsi forza l’uno con l’altro, sia nei momenti felici che in quelli meno positivi”.
