Cisterna: Giornata della memoria: Il sindaco Mantini porta i saluti al Carabiniere Mario Ciavaglia

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Ieri pomeriggio, il sindaco Valentino Mantini ha portato il saluto della comunità di Cisterna al 98enne deportato nei campi di concentramento Mario Ciavaglia, recandosi a casa sua, con indosso la fascia tricolore. Mario Ciavaglia, come carabiniere, si è trovato nei luoghi chiave della storia d’Italia della Seconda guerra mondiale. Dal bombardamento di Roma il 19 luglio del 1943, al servizio di guardia a Villa Badoglio all’indomani della caduta del fascismo, a Villa Savoia l’8 settembre quando il Re fuggì. Il 7 ottobre del 1943 fu tra i carabinieri disarmati, imprigionati e deportati dai nazisti nel campo di smistamento dello Stalag XVIII-A, poi trasferito in Austria prima al campo di Klangefurt e, in seguito a un tentativo di fuga fallito, al campo terminale di Selzthal. Dopo 18 mesi di prigionia come internato militare, affrontando un rigidissimo inverno come muratore e minatore, riuscì rocambolescamente a fuggire e a ritornare in Patria per riabbracciare la famiglia. Il 2 giugno 2015 ha ricevuto la Medaglia d’Onore della Repubblica, onorificenza dello Stato concessa ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra.”Un’emozione fortissima trasuda ancora dalle sue parole nel ricordare quei mesi – ha detto il sindaco di Cisterna Valentino Mantini -: ha prestato servizio per la Patria negli anni più difficili della nostra storia. Mi ha commosso anche il nostro saluto: nel ringraziarmi per la visita mi ha detto che gli manca la sua ‘padrona’, la donna della sua vita, con la quale è stato sposato per 70 anni e che è recentemente venuta a mancare. Una grandissima testimonianza di carabiniere e di uomo”. Oggi alle ore 12 il sindaco di Cisterna Valentino Mantini parteciperà alla cerimonia organizzata dalla Prefettura, che si svolgerà presso il Parco San Marco di Latina, per rendere doveroso omaggio alle vittime dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.Il sindaco consegnerà la Medaglia d’Onore, concessa con decreto del Presidente della Repubblica, a Pietro, figlio di Vito Mastrangelo, militare dell’esercito italiano, deportato ed internato nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra.

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