SS. Cosma e Damiano: Alla guida sotto l’effetto di cocaina provoca un incidente, denunciato

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Tre persone sono state denunciate in due distinte operazioni dei carabinieri nel sud della provincia di Latina.
I militari del Nucleo Operativo Radiomobile hanno denunciato un 26enne di nazionalità romena, residente nel comune di Santi Cosma e Damiano, per il reato di guida sotto l’influenza degli stupefacenti.
In particolare il giovane si rendeva responsabile di un incidente stradale occorso lo scorso 7 gennaio u.s. sulla Variante S.S. 7 al Km 12 di Formia, in cui rimanevano coinvolti ulteriori 2 autoveicoli, provocando fortunatamente solo lieve ferite nei confronti dei rispettivi conducenti. Le dinamiche del sinistro e i rilievi foto-planimetrici realizzati non hanno lasciato scampo sull’individuazione della responsabilità in capo al giovane, di cui resta tutt’ora al vaglio degli investigatori la determinazione della causa.

I successivi accertamenti sanitari, effettuati dall’azienda ospedaliera di Formia, secondo le vigenti norme di legge e richiesti dal personale militare intervenuto sul sinistro, davano modo di riscontrare l’effettiva presenza di sostanza stupefacente del tipo cocaina sulla persona, andando ad aggravare la sua posizione sotto il profilo penale, con contestuale ritiro del documento di abilitazione alla guida e contestuale deferimento in stato di libertà alla competente A.G. di Cassino per il delitto in parola.

Nella giornata di ieri, martedì 16 gennaio, a Santi Cosma e Damiano, i carabinieri anno denunciato all’A.G. di Cassino due fratelli calabresi classe 81 e 82, originari di Crotone, già gravati da precedenti specifici, per il delitto di truffa perpetrato ai danni di un ragazzo di Santi Cosma e Damiano.
In particolare la vittima, attratta dall’annuncio della vendita di un ciclomotore a buon prezzo su una nota piattaforma web, al prezzo pattuito di euro 650, effettuava il bonifico nei confronti dei falsi commercianti senza mai ottenerne in cambio il mezzo promesso. Come di consueto in questi casi, non ricevendo più alcuna risposta telefonica non riusciva più a rintracciare i presunti venditori che abilmente avevano inteso sostituire le proprie utenze.
I militari dell’Arma tuttavia, attraverso una serie di accertamenti e verifiche, riuscivano a identificare gli autori del delitto potendo in tal modo deferirli alla competente Autorità Giudiziaria.

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