Sabaudia celebra la memoria: due aree verdi intitolate a Matteotti e Impastato

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Il giorno della Festa dei Lavoratori, Sabaudia celebra la memoria. Due nuove intitolazioni a figure simboliche della storia italiana hanno segnato una giornata di grande rilevanza civile per la città di Sabaudia. Alla presenza delle autorità civili e militari, di rappresentanti istituzionali e di numerosi cittadini, l’Amministrazione comunale ha dedicato due aree pubbliche a Giacomo Matteotti e Peppino Impastato.

La prima cerimonia si è svolta davanti all’ex Scuola Forestale, dove è stato ufficialmente intitolato il largo antistante a Giacomo Matteotti, parlamentare socialista assassinato nel 1924 per la sua opposizione al regime fascista. 

“Già due anni fa avevamo intitolato uno spazio ad Altiero Spinelli, uno dei padri fondatori dell’Unione Europea. Oggi, accogliendo la proposta dei gruppi di minoranza, in particolare del Partito Democratico, abbiamo voluto proseguire su questa strada riconoscendo l’importanza dell’opera di Matteotti nella storia democratica del nostro Paese. Matteotti è stato vittima di un regime autoritario, ma oggi si aprono nuove riflessioni anche su scenari internazionali del tempo, legati a interessi economici e politici. Questo ci spinge a valorizzare la sua figura come simbolo di libertà e legalità, in un momento in cui anche le dinamiche globali pongono nuove sfide alla democrazia”.

 Così il sindaco Alberto Mosca nel corso della cerimonia alla quale hanno preso parte anche l’onorevole La Penna e la senatrice Valeria Fedeli, già ministro dell’Istruzione, che hanno evidenziato il valore simbolico dell’intitolazione nel giorno della Festa del Lavoro. 

“Matteotti nel suo ultimo discorso in Parlamento si batté per la dignità del lavoro e per il rispetto dei diritti fondamentali. Intitolargli uno spazio proprio il primo maggio è un gesto di forte significato”. Questo il ricordo di Salvatore La Penna. 

La seconda intitolazione si è svolta nei pressi del Palazzo Mazzoni, dove è stata scoperta la targa dedicata a Peppino Impastato, giornalista e attivista ucciso dalla mafia nel 1978.  “Un uomo che ha pagato con la vita il coraggio delle sue denunce e il suo impegno civile. La sua testimonianza continua a rappresentare un punto fermo per le nuove generazioni nella lotta contro ogni forma di criminalità”. Così il sindaco Mosca.

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