Incastrato dal DNA dopo un furto da 60mila euro in una casa a Lucca, un arresto ad Aprilia

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Oggi, lunedì 13 ottobre, è stata data esecuzione a una misura cautelare degli arresti domiciliari con dispositivo elettronico, disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lucca, nei confronti di un uomo gravemente indiziato di furto aggravato in abitazione, con precedenti specifici e recidiva reiterata. L’operazione è frutto di una sinergica attività investigativa tra il Nucleo Investigativo del Comando Carabinieri di Lucca, il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Latina e il Reparto Territoriale Carabinieri di Aprilia, che hanno operato in stretta collaborazione per localizzare e assicurare alla giustizia l’indagato, residente nel territorio pontino.

Il malvivente è stato identificato grazie a sofisticate analisi forensi del DNA, eseguite su tracce biologiche repertate sul luogo del furto in abitazione avvenuto a Lucca nel febbraio 2024, che fruttava oltre 60mila euro di refurtiva. Il profilo genetico, isolato dai Carabinieri del RIS, è risultato compatibile con quello dell’indagato, già noto per precedenti specifici in materia di reati contro il patrimonio.

L’attività si inserisce in un più ampio contesto di cooperazione interprovinciale tra reparti dell’Arma, finalizzata al contrasto dei reati predatori e alla tutela della sicurezza collettiva, con particolare attenzione alla repressione dei furti in abitazione, fenomeno che desta particolare allarme sociale.

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