Il Comune di Formia ha predisposto un programma di iniziative per il supporto della popolazione ucraina in fuga dalla guerra. Un numero dedicato con operatori madrelingua; corsi di formazione riservati a chi è a Formia da tempo, conosce l’italiano e può mettersi a disposizione dei connazionali per supportarli nell’espletamento delle pratiche burocratiche; servizi on demand di mediazione linguistica, accompagnamento e supporto; iniziative ricreative per favorire la socializzazione delle vittime più indifese della guerra, i bambini.
Sono queste solo alcune delle tante attività promosse dall’Amministrazione comunale a sostegno delle persone di nazionalità ucraina approdate sul territorio cittadino dopo essere sfuggite alla guerra. Il piano di interventi è previsto dal progetto approvato e finanziato dalla Giunta comunale e realizzato in collaborazione con l’Associazione “Insieme – Immigrati in Italia aps”, già partner del Comune nelle attività dello sportello che da tre anni fornisce supporto informativo e consulenza agli stranieri presenti a Formia.
Il progetto prevede l’attivazione del numero telefonico 366.3497151 gestito da operatori madrelingua che – dal lunedì al sabato, dalle ore 10:00 alle 13:00 – saranno a disposizione delle persone ucraine che si trovano nel territorio di Formia per orientarle e accompagnarle nel disbrigo delle pratiche di accesso ai servizi essenziali. L’attività, fornita dallo sportello Stranieri, farà da trait d’union con il Centro Operativo Comunale, attivato con ordinanza sindacale n. 3 del 14.03.2022 proprio per far fronte all’emergenza prodotta dall’afflusso di profughi provenienti dall’Ucraina. Il progetto prevede attività di prima formazione in mediazione sanitaria e scolastica.
I corsi, che saranno riservati a un gruppo selezionato di persone di nazionalità ucraina già presenti sul territorio, si terranno in collaborazione con ASL e dirigenze scolastiche. I corsisti effettueranno formazione in aula e sul campo e le conoscenze acquisite saranno spese nelle attività svolte al servizio della popolazione ucraina dallo sportello comunale per stranieri.
Il personale formato sarà impegnato in servizi di mediazione a chiamata e nell’accompagnamento delle persone ucraine ai servizi essenziali, nonché alle varie forme di accoglienza e integrazione che saranno promosse.
I nuclei familiari approdati in città sono composti principalmente da donne e minori. Gli uomini sono rimasti lì, al fronte. L’orrore della guerra è un ricordo che non si cancella, tanto più se a viverlo è un bambino. Per loro, la parte più fragile e indifesa, il progetto prevede iniziative di animazione volte a donare momenti di gioco e spensieratezza. I gruppi saranno affidati a tutor e educatori dell’associazione “Vsevvit” che raccoglie i cittadini ucraini domiciliati in città.
