È stata inaugurata questa mattina l’edizione 2022 della secolare Fiera di San Michele. Al taglio del nastro erano presenti il prefetto di Latina Maurizio Falco, l’assessore regionale all’agricoltura Enrica Onorati, i vertici provinciali di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, l’amministrazione comunale di Sermoneta al gran completo, le associazioni, i centri anziani e tanti cittadini che, nonostante una pioggia battente, non sono voluti mancare al momento istituzionale, aperto con l’esecuzione dell’inno d’Italia da parte della banda musicale Fabrizio Caroso di Sermoneta.
“Questa fiera – ha commentato il sindaco di Sermoneta Giuseppina Giovannoli – rappresenta una ripartenza e un’opportunità per le eccellenze locali, provinciali e regionali, una tradizione secolare che con grandi sforzi portiamo avanti. Per questo voglio dire grazie a coloro che hanno collaborato per l’organizzazione della Secolare Fiera, gli assessori e gli uffici comunali, e a tutti i cittadini l’augurio di trascorrere quattro giorni tra stand e iniziative”.
L’assessore regionale Onorati ha ricordato la vocazione agricola del territorio pontino, “vocazione che questa fiera mette in vetrina per valorizzare un settore trainante per l’economia locale”. Infine, il ringraziamento del presidente del Consiglio Antonio Di Lenola per la vicinanza delle forze dell’ordine, sempre presenti alla Fiera.
Domani la manifestazione entra nel vivo con le iniziative del Capol e il concorso “L’olio delle colline a Sermoneta” insieme all’assessore Bruno Bianconi, la presentazione del marchio di denominazione comunale di origine De.C.O. alla presenza dell’assessore al commercio Mariangela Screti, la presentazione del libro “L’invincibile estate” alla presenza dell’autore Claudio Donatelli, preparatore atletico della nazionale di calcio, introdotto dall’assessore allo sport Giuseppe Corelli nell’ambito della rassegna “Libri in fiera”, gli spettacoli equestri, e, la sera, Greg (del celebre duo Lillo e Greg) insieme ai Frigidaires con uno spettacolo musicale che ripercorre in chiave ironica l’origine del rock ‘n roll.