Ieri, presso il Museo Archeologico alle terme di Diocleziano a Roma, alla presenza del Ministero della Cultura, è stato siglato il Protocollo d’intesa per il riconoscimento del sito “Via Appia regina viarum’” nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco.
Il patto è stato sottoscritto dal Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli ed insieme ad altri 13 sindaci pontini che vedono i loro territori attraversati dalla storica Appia. Alla firma erano presenti inoltre 4 regioni, tenendo in considerazione che la “regina delle strade romane” partiva da Roma per terminare a Brindisi.
Tra gli altri firmatari del documento, oltre al Ministero della cultura, alle Regioni Lazio, Campania, Basilicata e Puglia figurano i Comuni di Cisterna, Latina, Norma, Sermoneta, Sezze, Pontinia, Terracina, Monte San Biagio, Fondi, Itri, Formia, Gaeta e Minturno.
I sottoscrittori si impegnano a coordinarsi e a collaborare, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, per la valorizzazione delle aree ricadenti nel sito per il quale si chiede l’inserimento nella lista del Patrimonio mondiale Unesco nonché per la tutela e la riqualificazione urbana e paesaggistica e la valorizzazione socio-economica dei territori di riferimento delle aree candidate.
L’Appia è l’antico asse viario, il primo concepito come “via publica”, prototipo dell’interno sistema viario romano. Ancora oggi costituisce il fulcro dell’articolata viabilità del bacino del Mediterraneo.
Lungo l’intero tracciato della Via Appia Antica si trovano molteplici testimonianze infrastrutturali, archeologiche, architettoniche, funerarie e civili che rappresentano un patrimonio culturale di eccezionale importanza al quale il Ministero della Cultura sta dedicando importanti investimenti per interventi di restauro e valorizzazione. Pertanto il piano di gestione del sito potrà orientare le scelte della pianificazione urbanistica ed economica attraverso la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione delle risorse di carattere storico, culturale e ambientale.