E’ calato il sipario sul Carnevale, un evento che ha segnato una svolta importante dopo le interruzioni degli anni passati a causa della pandemia. Una edizione, quella andata in scena a Formia, che ha registrato numeri altisonanti, con un picco di 10mila persone che si sono riversate, in particolare nella giornata del martedì grasso, nelle vie del centro cittadino e non solo.
Sfilate, musiche, colori, animazione delle scuole di ballo, le splendide coreografie curate dalle associazioni sportive e culturali hanno dato vita ad una parata spettacolare. Le attrazioni e gli abiti hanno focalizzato in pieno il tema carnevalesco di quest’anno: stile, moda e musica del XX secolo, un ensemble di colori e di una perfetta sincronia musicale che hanno reso la sfilata godibile e piacevole da vedere. Un effetto scenico arricchito quest’anno anche dalla presenza dei carri allegorici di notevole spessore artistico provenienti dal Comune di Santi Cosma e Damiano, che hanno coinvolto il numeroso pubblico assiepato lungo la strada del corso principale.
Una scia umana, che fin dalle prime ore del pomeriggio di martedì 21 febbraio ha accompagnato il tragitto dei carri fino all’arrivo in una Largo Paone stracolma, dove è stato allestito il palco. La magia, la fantasia, la stravaganza degli artigiani della città sancosmese, le luci e i suoni hanno poi creato un contorno alle ambientazioni e alle coreografie in un bellissimo momento di allegria, divertimento, spensieratezza e condivisione.
“E’ stato un vero e proprio successo – ha commentato soddisfatto il sindaco di Formia Gianluca Taddeo – con le tantissime iniziative riservate a grandi e piccoli, in un’atmosfera magica che ha ripercorso lo stile vintage, la moda e la musica dagli anni ‘20 agli anni ‘90, pienamente riuscite grazie alla macchina organizzativa. Questa edizione del Carnevale ha rappresentato non soltanto un’occasione di svago, ma anche un prezioso strumento di promozione territoriale, con il coinvolgimento di borghi e periferie, attraverso un percorso di dialogo e di confronto”.